| Storia del Teatro

Il Teatro Comunale di Bologna vanta un patrimonio culturale unico: storico, architettonico e artistico allo stesso tempo. Impossibile non rimanerne affascinati!

Benvenuti dunque al Teatro Comunale di Bologna, una realtà unica che fonda le radici nella cultura della sua città. 

Il Teatro Comunale, un Patrimonio da Scoprire

La Nostra Storia

L’incendio che distrusse Teatro Malvezzi rese necessaria la costruzione di un nuovo Teatro e, dopo pubbliche discussioni, il progetto venne affidato dal Senato Bolognese ad Antonio Galli da Bibbiena nel gennaio del 1756.
Il 14 Maggio 1763 il Teatro Comunale apre le porte al pubblico con la prima esecuzione de Il trionfo di Celia del compositore tedesco Christoph Willibald Gluck.

Da allora il Comunale divenne presto famoso per l’alto livello qualitativo dei suoi spettacoli e per la fama degli artisti che arrivavano da tutto il mondo. La cultura musicale di Bologna è ben nota: molti compositori, Mozart incluso, studiarono all’Accademia Musicale di Bologna; Rossini visse in città per anni e vide le sue opere messe in scena al Comunale; Verdi lavorò nella vicina Busseto e a Sant’Agata.

La città e il teatro furono da sempre aperti all’arrivo di produzioni ed artisti non italiani. Fu infatti il primo teatro a mettere in scena le wagneriane LohengrinTannhauserDer fliegende HolländerTristan und Isolde e Parsifal, conquistando per Bologna la fama di città “wagneriana”.

© Teatro Comunale di Bologna, Fotografo Giovanni Bortolani
© Teatro Comunale di Bologna, Fotografo Giovanni Bortolani

Lo stabile, una delle prime realizzazioni in muratura nel suo genere, è situato in una zona nevralgica del tessuto urbano, segno della volontà di rendere stanziali i luoghi di spettacolo considerati icone dell’identità collettiva. Strutturalmente fedele al progetto originale, come dimostra il modellino in legno realizzato dallo stesso Bibbiena e tuttora conservato nel Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, il Teatro Comunale vanta un patrimonio architettonico unico da scoprire.

La Sala Bibiena racchiude in sé peculiarità uniche. La forma a campana della platea, discostandosi da quella tipica ad “U” dei Teatri all’Italiana, inserisce lo spettatore all’interno di un meccanismo sonoro, appunto la campana, che consente una visibilità ed un’acustica senza precedenti.

Oggi, il Teatro Comunale continua la sua tradizione di eccellenza. Le produzioni più recenti sono state firmate da Pier Luigi Pizzi, Luca Ronconi, Bob Wilson, Pier’Alli, Werner Herzog e Calixto Bieito. Il Teatro si avvale della collaborazione di 95 professori d’orchestra e 70 artisti del coro e realizza in una stagione circa 80 spettacoli lirici e 30 concerti sinfonici.

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